I confronti con la Giunta Regionale dell'Emilia Romagna in materia di politiche abitative stanno producendo importanti iniziative di sostegno al diritto alla casa. Purtroppo lamentiamo che l'assenza di un piano casa nazionale con investimenti di sostegno all'edilizia residenziale pubblica per l'affitto e la riqualificazione delle aree pubbliche dismesse, resta il vero tema sul quale la mobilitazione deve continuare per affrontare compiutamente l'emergenza abitativa.
Dopo il contributo affitto 2025, l'accordo per la concessione di un finanziamento attraverso un mutuo della BEI a lunga scadenza, consente di avviare un piano per la riqualificazione e riassegnazione di alloggi pubblici oggi sfitti per carenza di risorse dei comuni proprietari.
Entro l’estate la Regione pubblicherà una manifestazione di interesse per raccogliere le candidature dei Comuni che hanno alloggi Erp liberi, non assegnabili per motivi manutentivi, e fabbricati da efficientare dal punto di vista energetico, sulla base di criteri – concordati tra la stessa Regione e le Amministrazioni locali- che vanno dai fabbisogni dei territori, alle condizioni edilizie degli alloggi, alla possibilità di essere facilmente immessi nel mercato.
Contemporaneamente la Regione definirà le procedure, tra cui quelle relative alle convenzioni che dovranno essere stipulate con i Comuni, e provvederà a modificare la legge regionale 24/2001 che disciplina l’intervento pubblico nel settore abitativo, con passaggio dunque in Assemblea legislativa.
Entro l’inizio del 2026 uscirà il bando rivolto ai Comuni per raccogliere le candidature di alloggi e fabbricati che potranno beneficare degli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico e i bandi rivolti ai nuclei interessati alla locazione calmierata.
Nei prossimi giorni a nome delle migliaia di lavoratatori e lavoratrici, pensionati e pensionate della regione in liste di attesa, e che faticano a trovare un alloggio in affitto con un canone compatibile con il loro reddito, chiederemo alle amministrazioni comunali confronti per condividere i programmi di intervento.